“Sono sempre stata una grande appassionata di musica e ho suonato fin da piccola il violino in una scuola privata del mio paese. Al liceo ho iniziato a studiare anche canto e il pianoforte da autodidatta. L’interesse per la musica classica nasce soprattutto grazie alla mia famiglia, a loro volta molto appassionati, che mi hanno sempre incentivata a coltivare questo ambito.
Ho sempre apprezzato moltissimo il mondo moda e del design, così, quando dovetti scegliere un percorso universitario, decisi d’iscrivermi alla Laurea triennale in Design della Moda al Politecnico di Milano, che ho frequentato dal 2012 al 2016.
Durante il percorso universitario rimasi molto colpita da una lezione di Cavalli sulla bellezza italiana, nella quale lui parlava di tutte le particolarità e “bellezze” che caratterizzano il nostro paese: l’artigianato, la musica e l’arte. Iniziai a pensare che vivevo nel Paese più bello del mondo e decisi che volevo mettermi al servizio di esso per riuscire a celebrare quanto di più bello abbiamo, ma non sapevo ancora come. Ero un po’ incerta su cosa fare dopo la laurea, così decisi di partire per Liverpool, dove ho trascorso 8 mesi, lavorando come baby-sitter e nel frattempo approfondivo la lingua inglese. È stata una bellissima esperienza, che mi ha dato la possibilità di riflettere su cosa volessi fare davvero da grande. Una volta tornata in Italia ho iniziato a documentarmi su un Master che potessi formarmi per la mia professione futura. Avevo capito che l’ambito moda mi piaceva, ma non ne avrei voluto fare un vero contesto lavorativo.
Una sera andai al Teatro alla Scala con mio papà per assistere al “Il Lago dei Cigni” e lì trovai una pubblicità del Master di II livello in Performing Arts Management dell’Accademia Teatro alla Scala, del quale non avevo mai sentito parlare fino ad allora. Tornati a casa, cercai qualche informazione in più e contattai l’Accademia per un colloquio individuale. Avevo bisogno di capire se fosse il passo giusto da fare. Le due ragazze che incontrai in Accademia mi fecero capire che ero davvero nel posto giusto. Mi presi un po’ di tempo per studiare alcune materie come per esempio “Storia della musica” che non avevamo mai approfondito prima. Trascorsi quindi i mesi antecedenti al colloquio di selezione a prepararmi e studiare e ascoltando tanta musica. Questo mi permise di arrivare al giorno stabilito per la selezione molto carica e più sicura di potercela fare, perché lo volevo davvero.
Ricordo bene quel giorno, era il 2017. Fu un incontro per capire le mie vere motivazioni e competenze pregresse. Attesi con tanta ansia l’esito finale, ma arrivò il tanto atteso “sì”.
Non mi sono mai sentita in competizione con i miei compagni, ma ho sempre apprezzato la possibilità di acquisire nuove competenze da loro e io dare le mie. Ovviamente con alcune persone leghi di più e altre di meno, ma siamo sempre stati molto rispettosi l’uno dell’altro. Un clima di totale rispetto e di piacevole compagnia. Ricordo un momento in particolare in qui mi sono sentita quasi parte di una magia: quando un professore del Politecnico portò in classe una chitarra e cantammo tutti insieme.
Durante il Master mi vennero assegnati due stage formativi bellissimi e per me davvero importanti. Il primo stage durò tre mesi e lo feci presso ufficio di Opera Education che ha sede nel Teatro Sociale di Como.
Il secondo stage, invece, mi portò a Londra, da gennaio 2018 a giungo 2018, presso il Development and Fundraising Department della London Symphony Orchestra dove ho lavorato con i team che si occupano dei donatori individuali, corporates, trusts e fondazioni. Non mi sono mai sentita la classica “stagista” un po’ messa da parte…ma davvero parte integrante del gruppo di lavoro. I mie colleghi li sento ancora adesso che sono tornata in Italia da diverso tempo.
Ultimato il Master ho lavorato per un anno, da gennaio 2019 a gennaio 2020, presso il Poli.Design nell’ufficio FIT in supporto alle necessità organizzative e di coordinamento delle attività legate al progetto di scambio per studenti del Fashion Institute of Technology di New York City. Nello specifico mi occupavo di: redazione e gestione guest list e welcoming; gestione dei preventivi e contatto con aziende, musei e atelier per prenotazione visite, trasporti; redazione e analisi questionari; aggiornamento sito e social network ed altre attività di ufficio: gestione posta in/out, spedizioni, archiviazione documenti in rispetto delle politiche di GDPR.
Vorrei dare un consiglio ai futuri allievi del Master: è un’esperienza unica e che cambia la vita, fatelo. Vi apre gli occhi su un contesto bellissimo e secondo me ancora poco conosciuto e ben valorizzato in Italia, quindi c’è bisogno di bravi professionisti per farlo crescere.”