Il progetto nasce dalla volontà degli artisti del Collettivo OP di far dialogare natura, arte, musica e tecnologia in un’opera originale, dove la relazione è resa possibile solo dalla partecipazione e dalla condivisione collettiva.
“L’Accademia Teatro alla Scala – come ha sostenuto il Direttore Generale Luisa Vinci – non poteva che accogliere con entusiasmo tale progetto, capace di guardare al futuro grazie al coinvolgimento dei giovani, coniugando valori quali la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, la promozione di arte e cultura come strumenti di sapere e di innovazione”.
Tutto ha avuto origine dalle molteplici fonti d’acqua di cui sono disseminati Val di Sole, Pejo e Parco Nazionale dello Stelvio. I ragazzi delle scuole di musica e dei centri di aggregazione della Val di Sole sono stati invitati a partecipare a dei laboratori di composizione per dare vita a un brano sinfonico, traendo ispirazione dall’esperienza vissuta a contatto con la natura lungo i cammini e le varie sorgenti d’acqua della zona. Il brano, nella composizione ed arrangiamento finale di Silvio Morais D’Amico, è stato registrato a Milano dall’Orchestra e dal Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala, diretti da Pietro Mianiti. E qui entra in gioco la tecnologia: grazie a Popack sono state realizzate delle borracce, rigorosamente plastic-free, in leggero acciaio termico, ognuna delle quali dotata di un QR-Code che permette di svelare una nota del brano e, grazie a un sistema di geolocalizzazione, di individuare le diverse fonti d’acqua del territorio a cui approvvigionarsi, nonché scoprire itinerari e paesaggi sonori creati ad hoc dagli artisti del Collettivo OP.
Le borracce si trasformano in un oggetto vivo: acquistabili sin d’ora sul sito www.unodiunmilione.com e disponibili a partire dal 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, in vari punti vendita della Val di Sole, diventano un dispositivo multimediale, in grado di far viaggiare spiritualmente attraverso le note e fisicamente lungo i percorsi indicati nella mappa.
Il brano nella sua interezza si potrà ascoltare a Pejo 3000, a 3000 metri di quota, all’interno di una scultura monumentale realizzata da Morgana Orsetta Ghini del Collettivo OP, composta da due strutture in ferro corten e acciaio e insonorizzata grazie agli impianti di diffusione del suono di K-Array. Un’opera concepita come un auditorium, in cui gli elementi della natura dialogano con il visitatore che vi si può muovere all’interno e all’esterno vivendo un’esperienza unica.
L’installazione verrà inaugurata sabato 3 luglio dai cantori del Coro di Voci Bianche dell’Accademia che, indossando le iconiche giacche a vento Napapijri, accompagneranno con il canto il progressivo dispiegarsi della melodia.
Nella settimana successiva apriranno al pubblico i primi itinerari di Uno di Un Milione e i Paesaggi sonori in Val di Sole.
Si ringraziano il Comune di Peio, Parco Nazionale dello Stelvio, Pejo3000, K-Array