La nuova protagonista della Hall of Fame è Benedetta Cordioli, ex allieva del Master in Performing Arts Management e oggi assistente di produzione per Artedanza s.r.l.
Benedetta sarà ospite della prossima presentazione del Master, che si terrà online il 3 maggio alle ore 16:30 su Microsoft Teams.
Benedetta, in principio fu la danza: raccontaci questa tua passione.
Ho studiato a Verona, presso l’Auditorium Ballet – Centro Professionale Danza di Greta Bragantini, e a Parigi presso lo Studio HeartPoint di Dominique Lesdema.
Tornata in Italia nel 2016, sono entrata a far parte della compagnia Iuvenis Danza di Greta Bragantini e Giovanna Venturini, continuando a studiare presso il corso ADT – Advanced Dance Training. Ho partecipato inoltre a numerosi workshop in Italia e all’estero, tra i quali BLUEPRINT a New York, HOFESH SHECHTER INTENSIVE a Londra, CHOREO LAB a Barcellona, che mi hanno permesso di approcciarmi alla tecnica gaga e affrontare repertori di compagnie quali HofeshShechter Company e Batsheva Dance Company, tra le altre. Nel 2017 sono stata danzatrice per Aire44 di Gianluca Possidente nella produzione “Ho sentito Eva cantare”.
Dalla danza al Master in Performing Arts Management. Perché questo passo?
Avevo bisogno di affiancare alla mia passione per la danza una formazione accademica universitaria, così mi sono laureata al DAMS – Discipline di Arti Musica e Spettacolo presso l’Università di Bologna e solo successivamente ho deciso di frequentare il Master in Performing Arts Management dell’Accademia Teatro alla Scala.
Quali sono, a tuo parere, i punti di forza di questo percorso?
Ritengo che la carta vincente di questo programma didattico sia principalmente quella di poter mettere subito in pratica le nozioni acquisite, attraverso numerose esercitazioni. Inoltre, le classi tendenzialmente sono formate da ragazzi che provengono da tutto il mondo e che portano con sé un bagaglio di esperienze completamente diverse. Questo è fondamentale, a mio parere, perché attraverso il lavoro di gruppo tutte le competenze e le esperienze di ciascuno venivano messe in compartecipazione, arricchendo ognuno di noi. Inoltre, tutti i docenti del master sono grandi professionisti e rappresentano le più importanti istituzioni che operano in ambito culturale e nelle performing arts: questo ci ha permesso di avere una formazione d’alto livello e di acquisire metodologie veramente efficaci.
Oggi ti ritroviamo come assistente di produzione per Artedanza s.r.l.
Com’è nata questa opportunità?
Prima di approdare in Artedanza, ho sostenuto uno stage curriculare presso il Teatro alla Scala di Milano, dove ho affiancato la responsabile del web e dei social media – Silvia Farina – nella gestione dei canali di comunicazione digitale del teatro. Un’esperienza molto bella e interessante, che ha però risvegliato in me la voglia di provare anche altro. Un giorno sentii che si era liberata una posizione come assistente di produzione presso Artedanza, la realtà fondata dall’étoile Roberto Bolle, e mandai il curriculum. Quando mi presentai al colloquio, mi spiegarono che erano alla ricerca di una risorsa specifica per il progetto “On Dance”, quindi per una collaborazione di breve periodo. Nonostante ciò, decisi di accettare: era un’esperienza che volevo vivere.
Fortunatamente, concluso il progetto mi hanno proposto di continuare a lavorare con loro, ed eccomi qui.
E’ per questo che ai futuri studenti del master consiglio di cogliere ogni occasione che questo percorso offrirà loro, perché le opportunità che offre e il network di relazioni in cui gravita sono davvero significativi.