Il nuovo anno formativo si apre con l’impegno più atteso per gli allievi dell’Accademia scaligera, l’opera che annualmente li vede protagonisti sul palcoscenico del Teatro.
Affidata alla regia di Liliana Cavani e alla direzione musicale di Paolo Carignani, con le scene di Leila Fteita, i costumi di Irene Monti e la coreografia di Emanuela Tagliavia, dal 1 al 27 settembre è Alì Babà e i 40 ladroni di Luigi Cherubini ad impegnare, in scena e dietro le quinte, ben 190 giovani di 14 nazionalità diverse, fra cantanti solisti, coristi, professori d’orchestra, ballerini, maestri collaboratori, sarti, tecnici del suono e fotografi.
Un titolo che costituisce una sfida per gli allievi dell’Accademia per molti motivi: si tratta innanzitutto di un’opera pressoché inedita sul palcoscenico del Piermarini, poiché eseguita una sola volta nel 1963 sotto la direzione di Nino Sanzogno con la regia di Virginio Puecher, nell’interpretazione di Teresa Stich-Randall, Alfredo Kraus, Vladimiro Ganzarolli, Paolo Montarsolo.
È, inoltre, l’ultima opera lirica del compositore fiorentino, scritta in aperto contrasto con il clima romantico dell’epoca con una partitura imponente ed elaborata, in cui si alternano affreschi musicali che spaziano dalle scene d’opera buffa al belcanto, con momenti di grande potenza espressiva.
Infine, la produzione, che segna il debutto scaligero del Maestro Paolo Carignani, più volte impegnato nell’esplorazione del repertorio italiano, si avvale della lettura registica di Liliana Cavani che, oltre ad aver firmato proprio alla Scala alcune delle sue regie liriche più raffinate, vanta una carriera straordinaria fra cinema, televisione e teatro.
Liliana Cavani e Paolo Carignani hanno seguito gli allievi nel corso dell’anno con instancabile dedizione per costruire con loro e per loro uno spettacolo che, non solo rappresenta un fondamentale traguardo nel percorso di formazione, ma costituisce anche un’occasione di crescita professionale veramente speciale.
Sul palcoscenico, accanto all’artista ospite Alexander Roslavets (nel ruolo di Alì Babà), si alternano i giovani solisti dell’Accademia, i baritoni Gustavo Castillo (Thomar), Maharram Huseynov (nel doppio ruolo di Aboul-Hassan ed Ours-Kan), Paolo Ingrasciotta (Alì Babà), Ramiro Maturana (Phaor), Lasha Sesitashvili (Thomar), i tenori Riccardo Della Sciucca (Nadir), Hun Kim (Nadir) e Chuan Wang (Calaf), i soprani Enkeleda Kamani (Delia), Francesca Manzo (Delia), Alice Quintavalla (Morgiane) e Marika Spadafino (Morgiane), i bassi Rocco Cavalluzzi (Ours-Kan) ed Eugenio Di Lieto (Aboul-Hassan).