Giovedì 29 febbraio 2024, alle 17, nuovo appuntamento al Ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini” del Teatro alla Scala del ciclo I Concerti dell’Accademia, iniziativa che vede protagonisti i giovani allievi dell’Accademia scaligera.
In questa occasione sarà l’Ensemble da camera “Giorgio Bernasconi” a mettersi alla prova in un programma composito, ideato e diretto da Renato Rivolta, che propone opere di compositori appartenenti a correnti estetiche molto differenti fra loro, da Debussy a Webern, da Montalbetti a Stravinskij.
Il concerto si apre con la storica versione da camera curata da Benno Sachs del Prélude á l’aprés-midi d’un faune di Claude Debussy (1894), ma in una veste nuova. Per restituire tutta la qualità timbrica del colore strumentale e l’atmosfera di sensuale abbandono dell’omonima lirica di Mallarmé a cui il brano si ispira, Renato Rivolta ha voluto sostituire l’ormai desueto harmonium adottato da Sachs con due corni, un secondo clarinetto, un fagotto e una tromba.
Segue la Sinfonia op. 21 di Anton Webern, datata 1928, fra i capisaldi del repertorio dodecafonico. Come suggerisce lo stesso Maestro Rivolta, per chi ancora oggi si sente impreparato di fronte a una composizione come questa bisogna lasciarsi trasportare ed “abbandonarsi all’ascolto sensuale delle rarefatte e misteriose costellazioni sonore, che ruotano, nella loro aliena purezza, in uno spazio astratto e dai punti cardinali e gravitazionali difficilmente identificabili”.
Spazio quindi a un compositore vivente, Mauro Montalbetti, di cui verrà eseguito un brano del 2007, Brightness, seconda composizione scritta per l’Ensemble Sentieri Selvaggi. Come ricorda lo stesso autore, Brightness forma un ciclo di brani ispirati da alcuni delicati e malinconici versi della poetessa americana Emily Dickinson. In particolare, Brightness cerca, attraverso una personale connessione timbro-armonia, di amplificare il senso di luminosità, di leggerezza di movimento che i versi evocano.
Il concerto si chiude con le Danze concertanti di Igor Stravinskij, una suite per balletto composta nel 1941/42 e coreografata pochi anni dopo da George Balanchine. Il brano, in cui Stravinskij attinge chiaramente a sue precedenti composizioni in un gioco leggero di richiami, si apre e si chiude con una Marcia. Se il secondo movimento è in forma di Rondò, il terzo prevede quattro variazioni (Allegretto, Scherzando, Andantino e Tempo giusto), mentre il quarto è riservato a un pas de deux (Risoluto. Andante sostenuto).
L’Ensemble “Giorgio Bernasconi” il cui nome rende omaggio al direttore che ha contribuito alla sua creazione nel 2008 e che dal 2012 si avvale del coordinamento artistico di Marco Angius, è un originale progetto didattico che permette agli allievi del biennale Corso per professori d’orchestra del Dipartimento Musica di approfondire una letteratura raramente affrontata durante il periodo di formazione. L’obiettivo è quello di far avvicinare giovani musicisti da un lato al Novecento storico, con l’esecuzione di capisaldi della letteratura moderna, e dall’altro alle ricerche musicali più interessanti e significative dei compositori di oggi. Il percorso formativo prevede la preparazione di programmi musicali sotto la guida di noti direttori, specializzati in tale repertorio, con l’ausilio delle Prime Parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala e comprende un’intensa attività concertistica presso il Teatro alla Scala e in sedi prestigiose.
BIGLIETTI
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili previo ritiro di un biglietto di ingresso a partire da una settimana prima della data del concerto presso la Biglietteria del Teatro alla Scala, aperta da lunedì a sabato dalle ore 10.30 alle ore 18.00 e domenica dalle ore 12.00 alle ore 18.00.