Fra i numerosi corsi del Dipartimento Palcoscenico figura il Corso per parruccaio, che prepara tecnici specializzati nella costruzione di parrucche, mezze parrucche, barbe e posticci.
Fra i diplomati di questo percorso, abbiamo intervistato per la Hall of Fame Gaia Ombrini: ecco cosa ci ha raccontato.
Gaia, tu sei sempre stata molto sicura di intraprendere un percorso formativo in Accademia e nell’ambiente teatrale e dello spettacolo, oppure è qualcosa su cui hai ragionato tanto?
Ci racconti come è nato questo tuo interesse e come sei arrivata a scoprire e ad appassionarti al Corso per parruccaio?
Lavoro da diversi anni come parrucchiera e truccatrice per lo spettacolo, per privati, spose e saloni: grazie a questa mia esperienza è nato il mio interesse per questa figura particolare e poco conosciuta, il parruccaio.
La prima volta che vidi un posticcio diversi anni fa, erano dei baffi, me ne innamorai subito, una creazione artigianale ed artistica davvero unica. L’attore che avevo truccato e pettinato senza quei baffi era incompleto, parrucche, barbe, baffi e basette sono parte fondamentale del personaggio, lo caratterizzano completandolo.
Per questo dopo anni ho capito che anche la mia figura professionale era incompleta e dopo varie ricerche mi sono iscritta alle selezioni per il corso di parruccaio ed ho realizzato un sogno.
Il corso era come te lo aspettavi?
Un anno intenso quello del corso, ci vuole davvero tanto impegno per iniziare a ” muovere i primi passi” con l’uncinetto, ma passo a passo con i giusti insegnamenti si arriva con immensa soddisfazione alla costruzione di un’intera parrucca. Non meno importanti sono stati gli approfondimenti di storia del teatro musicale e storia del costume, sono conoscenze che si devono possedere per svolgere e capire questo mestiere.
E dopo l’Accademia? Dove hai lavorato e dove lavori tutt’ora?
Finito il corso ho iniziato subito a lavorare da Paride Parrucche storico laboratorio di parrucche civili a Milano, ho poi cambiato e mi sono trasferita per quasi un anno a Roma dove ho lavorato per RP Studio laboratorio di parrucche cinematografiche, ho fatto poi una breve esperienza in un laboratorio di effetti speciali cinematografici sempre come parruccaia e infine sono tornata a Milano ed ho iniziato al Teatro alla Scala, ho la fortuna di lavorare sia in laboratorio dove si creano parrucche e posticci che sugli spettacoli, come parrucchiera e truccatrice.
Ho liberamente scelto di fare vari cambiamenti e spostamenti, trovo necessario per questo lavoro fare diverse esperienze, ci sono tantissimi metodi e lavorazioni diverse e vorrei apprenderne il più possibile.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
La cosa che più adoro di questo mestiere è il lavoro di laboratorio, mi stimola tantissimo poter sperimentare ogni volta qualcosa di nuovo e di diverso, di artistico e creativo, dietro ad un lavoro apparentemente monotono si nasconde tutta l’arte di un mestiere antico continuamente da scoprire e talvolta da “inventare”.
Secondo te quale caratteristica bisogna possedere per fare questo lavoro nel 2024? Insieme a questa domanda ti chiediamo per concludere un messaggio d’in bocca al lupo per tutti i ragazzi e le ragazze che pensano di mandare le proprie candidature alla prossima edizione del Corso per parruccaio.
Ci troviamo nell’era della “velocità” e tutto il mondo è più rapido, questo probabilmente è un lavoro controcorrente a cui ci si può dedicare solo se muniti di infinita pazienza, una buona manualità e una grande capacità di concentrazione, spero che questo mestiere unico resti tale, ma aperto all’innovazione per stare al passo coi tempi.
Adoro il mio lavoro, posso unire le mie competenze da parrucchiera, essenziali e complementari alla figura del parruccaio, io però prima di definirmi tale aspetto di fare ancora molta esperienza e nel frattempo vorrei augurare ai futuri allievi di poter continuare a sperimentare, imparare, e di fare tutte le esperienze che vi si presenteranno per diventare un giorno dei professionisti parruccai. Buon lavoro a tutti e in bocca al lupo!