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Hall of Fame: fra trucchi e parrucche con Lucia Mariotti

18 Aprile 2023

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Il 28 aprile si chiudono le iscrizioni alla prima sessione di selezioni per l'ammissione al Corso per parruccaio dell'Accademia. Per meglio accompagnarti in questi ultimi dieci giorni di orientamento ti proponiamo il racconto di Lucia Mariotti, truccatrice e parrucchiera teatrale a tutto tondo perché ex allieva sia del Corso per parruccaio sia di quello per Hair e make-up artist.

 

Lucia, tu sei sempre stata molto sicura di intraprendere un percorso formativo in Accademia e nell’ambiente teatrale e dello spettacolo. Ci racconti l’inizio di questa avventura e come sei arrivata a scoprire e ad appassionarti al Corso per parruccaio?

Nel 2014 avevo 19 anni e avevo appena conseguito il diploma di scuola superiore in moda e costume presso l’Istituto Statale d’Arte Ferruccio Mengaroni a Pesaro. Ero giovane ma sapevo quale era il mia sogno: lavorare nell’ambito teatrale e dello spettacolo studiando presso l’Accademia della Scala. Sapevo che volevo fare questo, l’ho sempre saputo pur non conoscendo nulla di questo mondo, ma era come se non avessi potuto fare nient’altro se non questo. Il mio piano B era una triennale in scenografia, ma fu un’opzione che per fortuna non ho mai dovuto scoprire, perché ero molto determinata ad entrare in Accademia.

Supportata da famiglia e amici mi lanciai e a Settembre 2014, con grande gioia, sono stata selezionata inizialmente per il Corso di Truccatori e Parrucchieri Teatrali in Accademia, grazie al quale ho avuto l’opportunità di fare lo stage tra il Teatro Carlo Felice di Genova e il Teatro alla Scala, dove vidi per la prima volta fare una parrucca. La mia docente e capo ai tempi era Tiziana Libardo, responsabile del reparto truccatori e parrucchieri del Teatro alla Scala e coordinatrice artistica dei corsi in Accademia di Make-Up e Parruccaio. Tiziana mi ha insegnato tanto, ci fece provare a fare l’uncinetto e le basi per creare una parrucca.

Appena finito il corso nel 2015 fui selezionata per lavorare presso il Teatro alla Scala, e in quel frangente capii che per essere una professionista completa sentivo il bisogno di dover partecipare al Corso per Parruccaio, che cominciai nel 2015. Il corso era di una settimana al mese, ciò mi permetteva di lavorare e nel frattempo andare in Accademia, fu faticoso ma mi servì tanto. Ricordo quando finii la mia prima parrucca, avevamo tempo un mese per farla, fu una soddisfazione. Quanto sono cresciuta da allora!

 

Ci racconti la tua esperienza di stage?

La mia esperienza di stage fu nel 2016 presso il Laboratorio Paglialunga a Roma, uno degli enti più prestigiosi nell’ambiente spettacolo. Da qui si fece concreta la consapevolezza che quello del parruccaio non è un lavoro semplice, l’obiettivo a Paglialunga era fare opere d’arte, non semplici parrucche.

 

Hai un ricordo particolarmente vivido del tuo periodo di studi?

Il mio ricordo più bello è la giornata dei diplomi, di entrambi i corsi, era bello vedere me e i miei compagni sorridere tra noi e con i professori e concludere insieme questo viaggio intenso e pieno di soddisfazioni. Dopo due anni di corsi per me l’Accademia era diventata casa.

 

E dopo l’Accademia? Dove hai lavorato e dove lavori tutt’ora?

Finita l’Accademia, lavorai un altro anno in Scala divisa tra spettacolo serale e laboratorio dove facevamo barbe, frontini, baffi ecc. Nel 2018 tornai da Paglialunga a Roma in laboratorio dove ho lavorato 3 anni e mezzo e dove ho affinato le mie competenze, abbiamo lavorato per tantissimi film, internazionali e italiani, con parrucchieri premi Oscar.

Dal 2021, preso il mio bagaglio di esperienze, ho ricominciato a girare come parrucchiera e truccatrice e la skill di poter sistemare le parrucche è stata importante in molti momenti, sia a livello di problem solving rapido, sia perché mi sono potuta valere come risorsa duttile.

Unire tutte e tre le cose: parrucchiera, truccatrice e parruccaia uniti al girare e conoscere sempre persone nuove è veramente fantastico.

Ho lavorato anche per il Rossini Opera Festival a Pesaro, il Teatro Comunale di Ferrara, il Teatro Comunale di Modena, il Teatro di Roma, l’Arena di Verona e tanti altri. In questa stagione ho lavorato per il Piccolo Teatro di Milano come truccatrice e parrucchiera per “M Il figlio del secolo” e “Romeo e Giulietta”, per la tournèe di “Samusà” con Virginia Raffaele e per il Théâtre du Châtelet a Parigi per il musical “42nd Street”di Broadway.

 

Secondo te quale caratteristica bisogna possedere per fare questo lavoro nel 2023? Insieme a questa domanda ti chiediamo per concludere un messaggio d’in bocca al lupo per tutti i ragazzi e le ragazze che pensano di mandare le proprie candidature alla prossima edizione del Corso per parruccaio.

Se c’è una caratteristica che bisogna avere per fare il lavoro di parruccaia/o, oltre alla passione e alla pazienza di dover stare seduti e concentrati per tante ore, credo sia la mente aperta. Ho scoperto in Accademia e poi durante le mie esperienze lavorative che bisogna davvero essere delle spugne, assorbire e guardare il mondo che ci sta intorno ed essere creativi. Molte volte quando fai una parrucca hai come reference solo un’immagine statica, che tu devi rendere viva, renderla tridimensionale, e lì esce fuori il tuo vero io.

Alle ragazze e ai ragazzi che vogliono iscriversi auguro di avere sempre fame di imparare qualcosa, e se questa fame non passa mai, allora sarete sulla strada giusta!

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