Venerdì 21 aprile 2023 alle 17, nell’ambito del ciclo I Concerti dell’Accademia – l’iniziativa che vede protagonisti i giovani allievi della Scuola scaligera – Marco Angius si porrà alla testa dell’Ensemble “Giorgio Bernasconi”.
Il concerto si apre sulle note di Im Frühlingsgarten, composizione del 2002 di Toshio Hosokawa per 9 strumenti (flauto, clarinetti, corno, violini, viola, cello, contrabbasso) dedicata all’Ensemble “Ring” dell’Orchestra sinfonica di Vienna. Originario di Hiroshima, ma cresciuto culturalmente fra Giappone e Germania, Hosokawa media la sua duplice natura nelle sue pagine, molte delle quali sono ispirate proprio agli elementi naturali che il pensiero orientale sa contemplare ed esaltare in maniera peculiare e a lui estremamente cari, come egli stesso ha dichiarato:
I suoni del mondo naturale, che certamente ho sentito per la prima volta inconsciamente, hanno esercitato su di me un’influenza così decisiva e profonda che sono diventato un compositore.
Si prosegue, quindi, con tre titoli di Luciano Berio che ne omaggiano – a vent’anni dalla scomparsa – il genio non solo compositivo ma anche interpretativo.
Il Concertino per clarinetto, violino, arpa e celesta, eseguito per la prima volta a Milano dall’Orchestra del Conservatorio, è del 1950 e firmato, quindi, da un Berio ancora studente, allievo di Giorgio Federico Ghedini.
Si pone come sintesi fra le influenze naturalmente derivanti dal suo maestro e l’impatto con lo stile e le sonorità di Schönberg, Milhaud, Hindemith, Bartók, Webern, che il compositore ha potuto scoprire solo al termine della Seconda Guerra Mondiale, una volta cadute le imposizioni culturali patriottiche dettate dal Fascismo che alienavano quanto straniero.
Segue l’arrangiamento del 1969 dell’Hornpipe della Fairy Queen di Henry Purcell, trascritto per 6 strumenti – flauto, clarinetto, percussioni, clavicembalo, viola e violoncello. Questa breve pagina, energica e incalzante, fu appositamente composta per l’ottantesimo compleanno di Alfred Kalmus, direttore della divisione londinese della Universal Edition, principale editore di Berio stesso.
In chiusura, e sempre nel solco della rielaborazione della tradizione, la rivisitazione de Il combattimento di Tancredi e Clorinda, una delle composizioni più dense di Claudio Monteverdi per concezione e sonorità, sintesi di diversi generi precursori dell’opera come oggi siamo soliti intenderla. Per sua stessa dichiarazione, Berio ha cercato di mantenersi il più vicino possibile alle convenzioni originali della rappresentazione e dell’orchestrazione, e dunque all’Ensemble “Bernasconi” si uniscono tre solisti dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici per le parti di Clorinda (Greta Doveri, soprano), Tancredi (Sung-Hwan Damien Park, baritono) e del narratore (Paolo Antonio Nevi, tenore, ex allievo).
Il programma sarà replicato il 14 maggio a Roma, nell’ambito dei Concerti al Quirinale ripresi da Rai Radio3.
BIGLIETTI
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili previo ritiro di un biglietto di ingresso a partire da una settimana prima della data del concerto presso la Biglietteria del Teatro alla Scala, aperta da lunedì a sabato dalle ore 10.30 alle ore 18.00 e domenica dalle ore 12.00 alle ore 18.00.