Sabato 18 maggio 2024, alle 20, il palcoscenico del Teatro alla Scala accoglie come ogni anno i giovani talenti della sua Accademia per lo spettacolo che vede protagonisti gli allievi della Scuola di Ballo e dell’Orchestra. Sul podio David Coleman.
Il direttore della Scuola di Ballo, Frédéric Olivieri, ha scelto coreografie molto impegnative che spaziano dall’astrazione di un maestro del neoclassicismo come Balanchine a un passo a due di Demis Volpi, prossimo direttore del prestigioso Hamburg Ballet guidato per oltre cinquant’anni da John Neumeier, passando attraverso il graffio contemporaneo di un artista come William Forsythe e la narratività struggente di un grande autore italiano quale è stato Mario Pistoni. Musicisti solisti Francesco De Angelis e Takahiro Yoshikawa.
Il programma si apre con la classica Presentazione concepita dal Maestro Olivieri sui frizzanti Etudes di Carl Czerny. Un’apertura che torna ogni anno negli spettacoli dell’Accademia per mettere in luce i diversi livelli raggiunti dagli allievi, dal 1° all’8° corso. Sul palcoscenico sfileranno tutti i 150 allievi della Scuola. Quindi un pezzo di recente creazione, Winter, un pas de deux di Demis Volpi ideato nel 2016 per celebrare il ventesimo anniversario di Reid Anderson come direttore artistico del Balletto di Stoccarda, sulle note del Concerto in fa minore per violino, archi e continuo “L’inverno“, op. 8 n. 4, RV 297 di Vivaldi, che verrà eseguito da Francesco De Angelis, primo violino di spalla e violino solista del Teatro alla Scala. In scena, Chiara Ferraioli e Bruno Garibaldi, entrambi dell’8° corso.
Si prosegue con New Sleep (Duet) di William Forsythe, ripreso per la Scuola da Kathryn Bennetts, al fianco del coreografo dal 1989 al Ballet Frankfurt e già sua partner ai tempi in cui danzavano per lo Stuttgart Ballet. Ne sono interpreti gli allievi Benedetta Giuliano del 7° corso, ed Alfonso Guerriero dell’8°.
È poi la volta di Allegro brillante di George Balanchine, creato nel 1956 sulle note dell’incompiuto Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra in mi bemolle maggiore, op. 75 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il balletto, riservato a una coppia di danzatori principali a cui si affianca un gruppo di altri otto ballerini, non ha una vera e propria idea narrativa, ma segue il ritmo vivace della partitura. Al pianoforte, Takahiro Yoshikawa, affermato pianista, ex allievo dell’Accademia. La coppia principale è formata da Sienna Bingham, del 7° corso, e Bruno Garibaldi.
Lo spettacolo termina con degli estratti dal balletto La strada di Mario Pistoni, su musiche di Nino Rota. A Laura Farina, allieva del 7° corso, l’arduo compito di incarnare la poetica delicatezza di Gelsomina, mentre nel ruolo di Zampanò Mick Zeni, già Primo ballerino del Teatro alla Scala. Il Matto sarà Davide Alphandery dell’8° corso e la Coppia di sposi, Daisy Libero del 7° e Sergio Napodano dell’8°.
Guido Pistoni, nipote del Maestro romano, che dopo la morte dello zio ha curato in diverse occasioni la ripresa del balletto, ha seguito gli allievi dell’Accademia nella preparazione.
Con lo spettacolo scaligero e la partecipazione di una ventina di ragazzi fra il 2° e il 7° corso alla Bayadère, in scena al Piermarini fra il 26 maggio e il 21 giugno, per quest’anno si chiudono gli impegni artistici degli allievi della Scuola di Ballo, chiamati nella seconda metà di maggio a superare gli esami di passaggio al corso successivo. Sabato 8 giugno ultimo scoglio per gli allievi dell’8°, che affronteranno gli esami finali per conseguire l’agognato diploma.
Si ringraziano la Fondazione Milano per la Scala balletto e le Signore Margot de Mazzeri e Hélène de Prittwitz Zaleski