Andrea Angeli, ex allievo e docente di Tecniche di ripresa video e video editing per il Corso di foto, video e new media dell’Accademia Teatro alla Scala, ci parla degli strumenti e delle attrezzature utili per chi vuole muoversi nel mondo della regia streaming.
“Negli ultimi anni, nel campo dell’audio-video, sono moltissime le marche che hanno saputo tenere il passo alle richieste sempre più pressanti dei professionisti, sia in termini di risoluzioni sia di prestazioni delle loro apparecchiature. Canon con la serie EOS Cinema ha saputo intercettare il mercato della documentaristica, con macchine straordinarie come la C200. Sony ha saputo produrre – prima di altri – delle mirrorless come la S7III, che è stata tra le macchine più vendute dell’anno passato. Anche nel campo dei prodotti hardware e software, correlati all’audiovisivo e soprattutto al live streaming, ci sono state importanti innovazioni da parte di Audinate, con la creazione del Protocollo Dante (insegnato in Accademia), e New-Tek con l’ormai celebre Protocollo NDI.
Blackmagic Design si è imposta per esempio come il marchio di riferimento nell’ambito broadcast professionale, tanto per l’affidabilità dei suoi prodotti quanto per una politica di prezzi particolarmente aggressiva, che ne ha agevolato la rapida scalata nel mercato. Ha inoltre saputo approfittare del peculiare momento storico che stiamo vivendo e, a fronte di una richiesta di trasmissioni in streaming particolarmente elevata, ha anticipato i tempi ampliando l’offerta sia per i professionisti sia per i “consumer”, intercettando in questo modo le necessità di piccole realtà o singoli youtubers desiderosi di migliorare la qualità delle proprie trasmissioni a costi accessibili”.
“I mixer video o “switcher”, come si chiamano nell’ambiente, sono senz’altro il prodotto per il quale Blackmagic Design offre la maggiore e migliore scelta, che comprende sia le esigenze di un canale televisivo sia quelle di un piccolo studio di produzione o di un singolo. Con questo tipo di prodotti si può affermare, senza paura di essere smentiti, che ha fatto veramente piazza pulita della concorrenza in pochissimo tempo.
Altro must sono i microconvertitori audio-video, in grado di coprire ogni particolare esigenza nella produzione audio-video e che costano poche decine di euro, a fronte di prestazioni e affidabilità davvero stupefacenti. Se ti occorre convertire un segnale in qualcos’altro, puoi stare certo che Blackmagic produce il convertitore giusto per le tue esigenze”!
“Un prodotto che ha letteralmente spopolato è la nuova Pocket Cinema Camera 4K, una vera e propria cinepresa cinematografica ma grande come una comune macchina fotografica reflex. Uno strumento splendido, che ha scatenato vero e proprio entusiasmo nel settore del videomaking internazionale. Mi ha soddisfatto così tanto, che ne ho acquistate addirittura due”!
“Allestire una regia streaming portatile è piuttosto semplice, con i prodotti Blackmagic Design, e relativamente oneroso – anche se si deve comunque considerare una cifra non inferiore a qualche migliaio di euro di spesa.
Serve senz’altro uno “switcher”, ossia un mixer video, come ad esempio ATEM Television Studio HD o superiori, un registratore video che sia in grado di registrare il programma prodotto in diretta, come Hyperdeck Studio Mini, dei monitor di riferimento per monitorare appunto le videocamere connesse e le altre fonti da gestire e un rack per contenere tutto il materiale, in modo che sia cablabile e trasportabile agevolmente.
Serve inoltre una scheda di acquisizione per convertire il segnale audio-video in uscita dall’ATEM e sia riconoscibile da un computer (le opzioni in questo senso sono davvero moltissime!) con installato un software dedicato allo streaming, come vMix o WireCast.
Naturalmente servono poi delle videocamere compatibili con quelle attrezzature, ma in questo senso la scelta è immensa. Vale la pena citare però che Blackmagic produce delle camere pensate per integrarsi alla perfezione con le proprie attrezzature per il broadcasting. Se si vuole avere il 100% di compatibilità, si va sul sicuro”.
“Diciamo che se dovessi dare dei voti – cosa sempre difficile e che lascia il tempo che trova, perché poi ognuno ha le proprie predilezioni – il voto poco più basso degli altri andrebbe alla semplicità d’uso. In fin dei conti stiamo parlando di attrezzature professionali, che richiedono quindi una formazione ad hoc. Questo “neo”, però, è totalmente controbilanciato all’affidabilità, dalla qualità di performance e dalla qualità dei componenti e dei software abbinati alle singole attrezzature, questi ultimi – tra l’altro – tutti completamente gratuiti e costantemente aggiornati dalla casa madre”.
“Per fortuna, nell’ambito della produzione broadcast – e più in generale nell’ambito video, tutte le componenti dell’attrezzatura sono generalmente compatibili sia come connettori sia per prestazioni. La mia cinepresa di riferimento è la Canon C200, che possiedo sin dal primo momento che è apparsa sul mercato, e la abbino senza problemi alla mia attrezzatura Blackmagic”.
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