La giuria era composta da Dominique Meyer, Sovrintendente del Teatro alla Scala, Luciana D’Intino, responsabile didattico del biennio di perfezionamento, Daniele Borniquez, Responsabile del Dipartimento Musica dell’Accademia, Alessandro Galoppini, responsabile delle compagnie di canto del Teatro alla Scala, Vincenzo Scalera, maestro accompagnatore e docente della Scuola scaligera, affiancati dal baritono Pietro Spagnoli come commissario esterno.
Fra i 23 finalisti, sono 10 i solisti che vanno a comporre il nuovo biennio: i soprani Greta Doveri, Fan Zhou (Cina), Aleksandrina Mihaylova (Bulgaria), Nicole Wacker (Svizzera), i mezzosoprani Valentina Pluzhnikova (Ucraina) e Mara Gaudenzi, i tenori Andrea Tanzillo e Hyun Seo Park (Corea del Sud), e i baritoni Sung-Hwan Park (Corea del Sud) e Giuseppe Graziano De Luca.
Per i giovani solisti, a partire dal mese di ottobre, avrà inizio un biennio tanto impegnativo quanto ricco di opportunità, un corso che costituisce una delle storiche punte di diamante della proposta didattica scaligera. L’Accademia di canto nasce infatti nel 1997 per volontà di Riccardo Muti per raccogliere l’eredità della Scuola de “I Cadetti della Scala”, creata negli anni Cinquanta da Arturo Toscanini e Antonio Ghiringhelli allo scopo di trasmettere alle nuove generazioni la grande tradizione del canto lirico.
Nell’arco del biennio, gli allievi a un rigoroso studio quotidiano affiancheranno un’intensa attività artistica, in Italia e all’estero, con la possibilità di partecipare alle produzioni in scena al Teatro alla Scala, accanto a interpreti, direttori d’orchestra e registi di fama assoluta.
Gli allievi beneficeranno di borse di studio grazie alle donazioni di mecenati, Fondazioni come la Fondazione Milano per la Scala e Istituzioni come il Ministero degli Affari Esteri.