Giovedì 17 novembre, presso la Chiesa di San Marco (Milano), i giovani artisti dell’Accademia Teatro alla Scala, sotto la direzione di Pietro Mianiti, saranno protagonisti del Concerto lirico-sinfonico in occasione della chiusura dell’Anno Santo della Misericordia.
Per i giovani dell’Accademia si tratta di un’esperienza veramente speciale, inserita in un contesto di grandissima levatura artistica e umana.
Il concerto si apre con la Messa di Gloria, composta ed eseguita da un Puccini poco più che ventenne in occasione del diploma all’Istituto Musicale Pacini di Lucca. In essa, già si evidenziano alcune delle doti che caratterizzeranno il Puccini più maturo e si riconoscono diversi temi musicali che si ritroveranno in opere come Manon Lescaut ed Edgar. Voci soliste Oreste Cosimo, tenore, e Dongho Kim, baritono. Seguono il Misericordias Domini e l’Ave Verum Corpus di Mozart. Se la prima composizione risale al 1775, la seconda fa parte della produzione più tarda di Mozart ed è, insieme al celebre Requiem K626 e alla Messa K427, una delle pochissime opere di musica sacra composta dall’autore salisburghese nei suoi ultimi anni di vita. Il Misericordias Domini fu inviato per un giudizio musicale a Padre Martini, il prelato e teorico musicale che a Bologna nel 1770 aveva istruito Mozart sul contrappunto. L’Ave verum, un capolavoro compositivo di sole 46 battute, è invece dedicato all’amico Anton Stoll e, pur contenendo tratti complessi, risponde alle riforme volute da Giuseppe II per la musica sacra, che imponevano misura e semplicità per un’immediata comprensione.
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