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Per la Hall of Fame dei talenti dell’Accademia, vi raccontiamo la storia di Marta Baffi, giovanissima ex allieva del Corso di fotografia e video di scena (edizione 2018) e ora fotografa professionista in ascesa.

 

Le iscrizioni al nuovo Corso di foto, video e new media stanno per chiudersi. Hai tempo fino al 30 settembre, clicca qui per iscriverti alle selezioni!

 

autoritratto marta baffi fotografia“Ho conosciuto l’Accademia per puro caso in un anno molto particolare della mia vita. Stavo frequentando la facoltà di Biologia a Milano, ma sentivo che non era la strada giusta. Un giorno, parlando del mio malessere con mio padre, lui mi consigliò di lasciar perdere e tentare un percorso diverso. Mi presentò quindi la possibilità di seguire il Corso di fotografia e video di scena dell’Accademia Teatro alla Scala, poiché già da qualche anno mi ero appassionata a questo mondo. Fino a quel momento ovviamente era solo un hobby, mai avrei pensato che sarebbe potuto diventare la mia vera professione.

Ho ereditato la mia prima macchina fotografica proprio da mio papà ed è stato lui ad iniziarmi a questa bellissima passione. Era sempre un’avventura andare in viaggio con lui e fermarsi ore ed ore in un luogo per realizzare lo scatto più bello”.

 

Un’audizione che mi ha cambiato la vita.

Quando vidi il programma del corso e l’altissimo livello proposto ero davvero molto scettica sul buon esito delle selezioni, poiché mi sentivo fortemente inadeguata. Se riguardo oggi il portfolio che presentai in fase di colloquio, mi sembrano scatti di un’altra persona. Ricordo che quando uscii dall’aula, subito il colloquio, ero sicura di non essere passata. I lavori dei miei colleghi mi sembravano tutti migliori e più inerenti al contesto. Ma avevo torto. Dopo qualche giorno, ricevetti un’e-mail che mi informava che ero stata ammessa. Io ero all’Università e quell’attimo ha stravolto tutti i miei piani e la mia vita è cambiata.

 

I primi giorni di lezione mi sentivo confusa e un po’ spaesata, ma pian piano che mi rapportavo con i miei compagni e soprattutto con i docenti, mi sono ritrovata a far parte di una vera e propria scuola dove l’obiettivo principale è imparare. Più sei motivato e più hai la possibilità di acquisire competenze, metterle in pratica e conoscere al meglio i tempi di questa professione.

Devo dire che sono stata fortunata perché ho trovato dei compagni di classe collaborativi e pronti ad aiutarmi. Ricordo, per esempio, la prima volta in sala pose: non ero mai stata in un luogo simile e non sapevo usare molto bene il flash. Mi aiutò una mia collega con più esperienza in studio. Essere in 14 in classe e non 300 a mio parere è stato un valore aggiunto.

 

Il corso in Accademia mi ha permesso di far riemergere la mia vera espressione artistica e di comprendere cosa volessi fare veramente nella vita: la fotografa, professione che svolto tutt’oggi.

 

In particolare, mi piace ricordare il modulo dedicato alla tecnica del ritratto in studio con Corrado Crisciani e quello dedicato alla post-produzione ed elaborazione digitale con Laura Ferrari. Io non avevo mai usato photoshop e grazie a lei mi si è aperto un nuovo mondo e strumento di lavoro. Laura è una persona umanamente molto gentile, carina ed attenta. Ci sentiamo tutt’oggi, nonostante il corso sia già concluso, per consigli e novità sul mio percorso.

Molto interessante fu anche il modulo con Lorenzo Di Nozzi, che mi ha insegnato come utilizzare il flash esterno come strumento creativo. E poi, durante il corso ho avuto il privilegio di conoscere Roberto Mutti, storico e critico della fotografia con il quale sto collaborando anche in questo periodo.

 

Le esercitazioni pratiche in collaborazione con altri corsi:

Durante l’anno ci sono stati proposti diversi momenti di esercitazioni pratiche che molto spesso prevedevano una collaborazione con altri corsi dell’Accademia. Ricordo, per esempio, un progetto di ritratti realizzati in studio con fondale e luci che avevano come soggetti dei modelli e modelle truccati dalle allieve del Corso di trucco ed acconciatura teatrale.

I look ottenuti andavano a riproporre alcune copertine storiche della rivista Vogue

Feci anche un’esercitazione in collaborazione con gli allievi del Corso di special make-up: il tema era la Mummia e questa volta lavorammo in esterna.

 

La Prima Diffusa, il primo lavoro e l’evoluzione dopo il corso

Nel 2018, appena conclusa l’Accademia, fui selezionata con altre tre colleghe del corso e quattro allieve del Corso di tecnologia del suono per lavorare in occasione de la “Prima Diffusa”, ovvero quella serie di eventi gratuiti “diffusi” in location di pregio e simbolo della città, che ogni anno accompagnano l’inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala. 

Noi fummo chiamate per dar vita ad una video-installazione al Castello Sforzesco, sotto la guida di Luca Scarzella, fondatore dello studio Vertov e docente dell’Accademia. È stata una dell’esperienze più belle della mia vita.

Una volta diplomata, ho aperto il mio sito web, www.martabaffi.it, e ho iniziato a mandare il mio portfolio, realizzato in Accademia, a diverse realtà culturali e non.

Fui chiamata come fotografa di scena presso MAS | Music Art&Show di Milano, dove ho lavorato per cinque mesi e con cui collaboro tutt’ora. Questa esperienza mi ha permesso di conoscere artisti, cantanti e performer che mi hanno poi ricontattata per realizzare alcuni shooting personalizzati. 

Fui quindi richiamata dall’Accademia per realizzare un progetto dedicato al 500esimo anniversario della nascita di Leonardo Da Vinci, in collaborazione con la Fondazione Bracco e con la supervisione di Laura Ferrario. In questa occasione ho ritrovato il gruppo delle mie ex compagne di corso con le quali avevo collaborato in occasione della Prima Diffusa.

 

justine mattera foto marta baffiA causa del lockdown proclamato per lo stato di emergenza da COVID-19, mi sono ritrovata in casa senza sapere come impegnare al meglio le mie giornate. Decisi quindi di documentare questo triste momento realizzando una serie di auto-ritratti, essendo – come molti –  sola con me stessa tutto il giorno. Una volta post-prodotte le immagini, mi confrontai con Laura Ferrario e Roberto Mutti con l’intento di allestire una mostra. Sono riuscita quindi a esporre ben quattro fotografie, raccolte sotto il titolo di “ReStart”, nell’ambito della mostra “Riflessioni” che si è tenuta dal 26 giungo al 11 luglio e proposta dalla neonata Fondazione ArtMe.

Roberto Mutti mi ha permesso inoltre di esporre in occasione della mostra collettiva “THE HORIZON WE LOOK AT- 17 reasons why” da lui ideata e realizzata in collaborazione con la Fondazione 3M presso lo spazio MADE4Art di Milano.  Il tema della collettiva era quello di esplorare il futuro della sostenibilità ambientale e sociale. La mostra tornerà anche nell’ottobre 2021 a Palazzo Castiglioni.

 

Incontri e collaborazioni

Vicino a casa mia c’è una piscina, dove si sono allenati diversi talenti olimpici come Federica Pellegrini. Io stessa ho praticato il nuoto a livello agonistico per diversi anni, così un giorno scrissi loro chiedendo se potessimo collaborare, realizzando delle foto sul “backstage” dello sport: la preparazione, la fatica, il rapporto con il coach.. L’idea è quella di una nuova mostra.

Un altro giorno mi chiamò Justine Mattera, che oltre ad essere una nota showgirl, cantante e attrice è anche una triatleta semi-professionista. Aveva avuto il mio contatto tramite passaparola e desiderava uno shooting fotografico che facesse emergere tutte le sue anime. Collaboro con lei ancora adesso, potete vedere gli scatti sul mio sito!

 

Il consiglio per i nuovi allievi, quindi, è crearsi con estrema cura un buon portfolio, un sito web che sia una sorta di biglietto da visita virtuale e infine di non trascurare i canali social, poiché qualche contatto interessate può arrivare anche da lì.  A me è capitato diverse volte. 


Foto © Marta Baffi