“Mi chiamo Natanaele Alessandro Pogliaghi, ho 19 anni e sono cresciuto tra Bresso e Milano. Non sono mai stato un grande amante della scuola e dello studio in generale: ho frequentato per due anni un Istituto Informatico, ma dopo una bocciatura ho preferito cambiare e mi sono diplomato presso un Istituto Alberghiero. Ciò che mi appassiona veramente è il mondo della recitazione. Infatti, faccio parte da una decina d’anni della compagnia teatrale Punto Zero, che si occupa di teatro sociale con i giovani e dal 1995 opera nel carcere Beccaria di Milano. Ho conosciuto la compagnia, che aveva sede vicino a casa, grazie ai miei genitori che mi mandavano ai loro campus estivi.
Tre anni fa mi hanno proposto di andare a lavorare con loro all’interno del carcere, come aiuto tecnico. Nel 2019 abbiamo messo in scena “Antigone” presso il Piccolo Teatro Studio-Melato, sotto la direzione di Giuseppe Scutellà. Una bellissima esperienza, che mi ha permesso di poter lavorare ad una vera produzione teatrale.
Ad un certo punto, purtroppo, i nostri due tecnici audio e luci hanno deciso di lasciare la compagnia per nuove opportunità lavorative e mi sono ritrovato a dover imparare il loro lavoro per poter sopperire al momento di emergenza. Successivamente sono riuscito a far assumere due miei amici e colleghi, tra cui Mattia Gallistru che mi ha seguito anche in questo corso dell’Accademia.
La compagnia attualmente lavora sia all’interno del carcere, occupandosi di laboratori di recitazione per tutti i detenuti che non possono uscire, sia presso il teatro della casa circondariale, una nuova sala, ristrutturata grazie al progetto della Fondazione Marazzina Onlus e all’aiuto concreto del Teatro alla Scala e del Piccolo Teatro, e dove si tiene una vera e propria attività teatrale. Io mi occupo sia della parte tecnica luci sia mi impegno in prima persona come attore sul palco.
Onestamente, visto il mio scarso rendimento scolastico avevo abbastanza timore di impegnarmi in un lungo percorso accademico. Ho letto il programma del Corso per tecnico audio-luci e ho trovato tutto molto interessante, così ho tentato le selezioni.
Ho scoperto un corso appassionante…per la prima volta nella mia vita. Seguo ogni lezione con entusiasmo ed interesse. Il livello professionale dei docenti è veramente alto e la location, il teatro PIM-OFF, è l’ideale per poter mettere subito in pratica le basi teoriche. Sono rimasto colpito dalla fortissima empatia che ho creato con tutto lo staff del corso. Non è come alle superiori. E’ un’esperienza che mi sta servendo davvero tanto.
Nel caso in cui ottenessi il massimo dei voti all’esame finale di questo percorso, mi piacerebbe accedere al Corso di tecnologia del suono dell’Accademia Teatro alla Scala, concorrendo all’assegnazione della borsa di studio prevista. Ottenerla sarebbe l’unica possibilità per me, che non ho le facoltà economiche, di potermi iscrivere”.