GIOVEDÌ 14 FEBBRAIO 2019, ore 17
RIDOTTO “A. TOSCANINI” DEL TEATRO ALLA SCALA
I CONCERTI DELL’ACCADEMIA
ENSEMBLE “GIORGIO BERNASCONI” DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA
DIRETTORE
MISSAK BAGHBOUDARIAN
Giovedì 14 febbraio 2019 alle 17 al Ridotto A. Toscanini”, nell’ambito del ciclo I concerti dell’Accademia, l’Ensemble Giorgio Bernasconi della Scuola scaligera terrà un concerto veramente speciale sotto la direzione di Missak Baghboudarian, Direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Siriana.
Il programma esplora autori di origine persiana, siriana, armena e balcanica oltre ad una giovane compositrice italiana, Annachiara Gedda.
Il concerto è realizzato con il contributo della Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo.
Come ricorda lo stesso Baghboudarian «Ho scelto per il concerto il titolo Il viaggio della gru, perchè la gru è un uccello migratore che, volando in diversi paesi, porta simbolicamente con sé le storie di tanti esseri umani che parlano di gioia come di dolore, di nostalgia come di speranza».
Il concerto sarà dunque un viaggio che porterà il pubblico in molti paesi del medioriente, dalla Siria di Zaid Jabri di cui saranno eseguiti In memoriam Solhi Al Wadi, omaggio al padre della musica classica siriana e Glyptos 2, all’Iran di Idin Samimi Mofakham, autore di Splashes (5 Sonoristic Etudes for Ensemble), fino all’Armenia di Padre Komitas, superstite del genocidio del 1915, a cui si deve la nascita della musica moderna armena e di cui ricorre il 150° anniversario della nascita.
Di Padre Komitas Missak Baghboudarian ha firmato una versione per voce e ensemble di Groung, che in lingua armena significa proprio gru, opera che si rifà alla tradizione popolare caucasica. Ne sarà interprete il mezzosoprano Anna-Doris Capitelli, allieva dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici.
Il programma si completa con le Danze popolari rumene di Béla Bartók, fra gli antesignani dell’etnomusicologia, che condivide con Padre Komitas l’impegno per lo studio e la salvaguardia della musica tradizionale e con And yet no further della giovane compositrice Annachiara Gedda, ispirato allo shakespeariano Romeo and Juliet.
BIGLIETTI
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili previo ritiro di un biglietto di ingresso a partire da una settimana prima della data del concerto presso la Biglietteria del Teatro alla Scala, aperta da lunedì a sabato dalle ore 10.30 alle ore 18.00 e domenica dalle ore 12.00 alle ore 18.00.
__________________________________________________________________________________________
ZAID JABRI
IN MEMORIAM SOLHI AL WADI
ANNACHIARA GEDDA
AND YET NO FURTHER
ZAID JABRI
GLYPTOS 2
IDIN SAMIMI MOUFAKHAM
SPLASHES
(5 Sonoristic Etudes for Ensemble)
PADRE KOMITAS
GROUNG
(versione per soprano e ensemble di Missak Baghboudarian)
ANNA-DORIS CAPITELLI, mezzosoprano
BÉLA BÁRTOK
DANZE POPOLARI RUMENE
(Arrangiamento di Missak Baghboudarian)
Joc cu bâtǎ. Allegro modera
Brâul. Allegro
Pê-loc. Andante
Buciumeana. Moderato
Poargǎ româneascǎ. Allegro
Mǎrunţel. Allegro
Mǎrunţel. Allegro vivace
__________________________________________________________________________________________
MISSAK BAGHBOUDARIAN
Missak Baghboudarian, direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Siriana, si è diplomato in pianoforte e in direzione d’orchestra nel proprio paese.
Oltre al repertorio sinfonico Internazionale e a quello di autori siriani e del mondo arabo, ha diretto in prima assoluta opere di numerosi compositori contemporanei.
Sin dal 1998 ha tessuto proficue collaborazioni con l’Italia, non solo per delle tournée con la sua orchestra, ma anche come coordinatore di festival musicali.
Ha diretto l’Orchestra Sinfonica Nazionale Siriana sia in Siria sia all’estero, al Teatro Carlo Felice di Genova, al Teatro Alighieri di Ravenna, presso la Sala Presidenziale dei concerti ad Ankara, al Teatro Nazionale di Algeri.
Come direttore ospite ha collaborato, inoltre, con la South Pacific Symphony Orchestra, la Bruno Maderna Symphony Orchestra, l’Orchestra Amadeus di Firenze, l’Orchestra Nazionale dell’Algeria, la National Symphony Orchestra della Repubblica Dominicana e la Bilkent Symphony Orchestra.
Ha diretto il concerto d’inaugurazione del Teatro dell’Opera di Damasco (2004), il concerto inaugurale e di chiusura di “Damasco Capitale Araba della Cultura”, “Tlemcan Capitale della cultura Islamica” e il concerto di chiusura dell’Oran Arab Film Festival in Algeria.
Da sempre impegnato nell’educazione musicale, dal 2003 è a capo del Dipartimento Musica dell’Istituto Superiore di Musica di Damasco di cui dirige il Coro da camera, oltre ad avere la cattedra di direzione d’orchestra e coro. Dall’ottobre 2016 coordina un progetto speciale indirizzato ai bambini delle scuole di Damasco. Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano nel 2010 gli ha conferito l’onorificenza di Commendatore per l’impegno profuso nello sviluppare rapporti artistici fra la Siria e l’Italia.
Nel 2018 ha frequentato il Master in Performing Arts Management dell’Accademia Teatro alla Scala per acquisire delle competenze manageriali che gli consentano di far fiorire il Teatro dell’Opera di Damasco e di dare una svolta all’educazione musicale in Siria.
Nonostante sette anni di guerra, l’impegno di Missak e dei suoi colleghi dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Siriana ha permesso di mantenere viva l’attività musicale a Damasco, diffondendo speranza e pace attraverso la cultura.
ENSEMBLE “GIORGIO BERNASCONI” DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA
L’Accademia Teatro alla Scala, oggi presieduta da Alexander Pereira e diretta da Luisa Vinci, è considerata fra le istituzioni più autorevoli per la formazione di tutte le figure professionali che operano nello spettacolo dal vivo: artistiche, tecniche e manageriali. La proposta didattica si articola in quattro dipartimenti (Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management) per una trentina di corsi frequentati ogni anno da oltre 1.600 allievi. Il percorso formativo affianca alle lezioni teoriche e pratiche in aula un’intensa attività “sul campo”, secondo la filosofia del learning by doing grazie a concerti, spettacoli, esposizioni, produzioni operistiche, non solo sul territorio nazionale. La docenza è affidata ai migliori professionisti del Teatro alla Scala e ai più qualificati esperti del settore.
L’Ensemble “Giorgio Bernasconi” il cui nome rende omaggio al direttore che ha contribuito alla sua creazione nel 2008 e che dal 2012 si avvale del coordinamento artistico di Marco Angius, è un originale progetto didattico che permette agli allievi del biennale Corso per professori d’orchestra del Dipartimento Musica di approfondire una letteratura raramente affrontata durante il periodo di formazione. L’obiettivo è quello di far avvicinare giovani musicisti da un lato al Novecento storico, con l’esecuzione di capisaldi della letteratura moderna, e dall’altro alle ricerche musicali più interessanti e significative dei compositori di oggi.
Il percorso formativo prevede la preparazione di programmi musicali sotto la guida di noti direttori, specializzati in tale repertorio, con l’ausilio delle Prime Parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala e comprende un’intensa attività concertistica presso il Teatro alla Scala e in sedi prestigiose.
Ad oggi, sotto la guida di Giorgio Bernasconi, Francesco Angelico, Marco Angius, Francesco Bossaglia, Min Chung, Olivier Cuendet, Susanna Mälkki, Georges-Elie Octors, Fabián Panisello, Renato Rivolta, Peter Rundel, Jonathan Stockhammer, Yoichi Sugiyama, Tito Ceccherini, l’Ensemble ha tenuto concerti in noti teatri e nell’ambito di festival di rilievo, proponendo anche prime esecuzioni italiane: fra gli altri, Wiener Festwochen di Vienna, Holland Festival di Amsterdam, Festival MITO SettembreMusica, Festival di Musica Contemporanea della Biennale Musica di Venezia, Milano Musica, Società del Quartetto di Milano, Palazzo del Quirinale in Roma per i concerti Euroradio, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Teatro Ponchielli di Cremona, Accademia Filarmonica Romana.
Fra gli impegni più significativi si segnalano l’esecuzione di Quartett di Luca Francesconi per il Wiener Festwochen di Vienna nel 2012 con la direzione di Peter Rundel, e per l’Holland Festival di Amsterdam nel 2013, sotto la direzione di Susanna Mälkki.
Feconda la collaborazione con il Festival MilanoMusica iniziata nel 2013 con l’esecuzione de L’imbalsamatore di Giorgio Battistelli, e proseguita l’anno successivo con un concerto diretto da Fabián Panisello con il Coro Voci Bianche dell’Accademia. L’Ensemble è atteso quest’anno al Festival per la 27° edizione con un concerto diretto da Arnaud Arbet. Si ricordano, inoltre, nel 2014/’15, nell’ambito della 16ª edizione della Stagione Musicale Comunale di Varese, l’interpretazione della Sinfonia n. 9 in re maggiore di Gustav Mahler nella versione realizzata da Klaus Simon nel 2011 per la Universal Edition Wien e il Dittico giapponese di Luca Mosca, all’Accademia Filarmonica Romana, entrambi sotto la direzione di Marco Angius.
Particolarmente interessante, infine, il progetto didattico che nel 2017, nell’arco di diversi concerti al Teatro alla Scala, ha visto la progressiva esecuzione dei Contrappunti dall’Arte della fuga di Johann Sebastian Bach nella versione orchestrale di Roger Vuataz (1936), a confronto con le originali rielaborazioni composte da grandi autori del Novecento e di oggi come Kreuzspiel, Zeitmasse e Kontra-Punkte no. 1 di Karlheinz Stockhausen, Ramifications per 12 archi (1968-69) e Kammerkonzert per 13 strumentisti (1969-70) di György Ligeti.
Nel 2018 l’Ensemble si è confrontato con un genio assoluto come Frank Zappa di cui ha eseguito The Yellow Shark allo Stresa Festival sotto la direzione di Kristjan Järvi e in tournée fra Milano, Roma e Reggio Emilia, sotto la direzione di Peter Rundel, che di quell’opera era stato protagonista insieme al musicista statunitense nel 1993 in qualità di violinista e direttore dell’Ensemble Modern.