I giovani musicisti dell’Accademia eseguono il Terzo Concerto per chitarra, marimba e orchestra d’archi di Ennio Morricone (1991) e il Quarto concerto per orchestra d’archi (1954) di Goffredo Petrassi. Come ricorda Marco Angius, “il concerto avvicina due nomi storici dell’avanguardia musicale italiana del ‘900, trovando fra loro diversi punti di incontro. Petrassi ha attraversato tutto il secolo, essendo nato nel 1904 e scomparso quasi centenario. Morricone è stato suo allievo. Petrassi ha toccato tutti i generi musicali, anche le colonne sonore, di cui Morricone è stato indubbiamente il compositore più acclamato del Novecento. Infine, i due brani in programma sono accomunati dal linguaggio dodecafonico, sistema che ha avuto diffusione in un certo pensiero compositivo del secolo scorso.
Per gli allievi dell’Accademia il concerto costituisce un banco di prova e un’occasione per sviluppare la tecnica strumentale e per ampliare la propria sensibilità musicale: un giovane musicista deve infatti confrontarsi subito con dei repertori diversificati per poter maturare modalità strumentali e di scrittura che lo facciano crescere come interprete”.
Piace segnalare, per l’esecuzione del brano di Morricone, i due giovani solisti, Rosario Bonofiglio, brillante percussionista dell’orchestra dell’Accademia e Giulio Petrella, chitarra, selezionato tra i più promettenti allievi del Conservatorio “G. Verdi” di Milano, con cui la Scuola scaligera sigla una nuova e produttiva collaborazione.
Accademia 20×20 prosegue il 28 aprile con il concerto Alla francese, appositamente preparato in collaborazione con il Palazzetto Bru Zane di Venezia, sotto la direzione di Aleksandr Dratwicki, con i Solisti dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici e i pianisti del Corso per maestri collaboratori di sala e di palcoscenico, impegnati in un programma che esplora il repertorio romantico francese.