Arianna Cortese, ex allieva del Corso di sartoria teatrale, ci racconta la sua esperienza per la rubrica Hall of Fame che esplora i mondi degli ex allievi dell’Accademia Teatro alla Scala.
“Sono nata e cresciuta a Bellinzona, in Svizzera e mi sono trasferita a Milano all’età di 19 anni. Dal 2012 al 2015 ho frequentato la SAMS (Scuola Arti e Mestieri della Sartoria) e il liceo artistico CSIA (Centro Scolastico Industrie Artistiche). La SAMS prevedeva lezioni di cucito sartoriale (tradizionale), cucito industriale, modellistica-cartamodelli, disegno di moda, e lo studio approfondito dei materiali: dei tessuti e delle varie lavorazioni della tessitura.
Io non ho la classica storia da raccontare: “sono una sarta perché mia nonna mi ha insegnato a cucire”. La mia passione, invece, nasce perché che ho studiato per dieci anni danza classica e prima di ogni spettacolo o prova generale mi piaceva aiutare le mie compagne dietro le quinte. Ho amato da subito il teatro e la macchina creativa che sta dietro ad ogni spettacolo messo in scena. Sognavo di farne anch’io parte, un giorno”.
“Nel gennaio 2016 mi sono trasferita a Milano, per seguire un altro corso di formazione presso una scuola di moda, dove ho studiato un anno di fashion design e un anno in art director.
Alcuni compagni mi parlarono dei corsi dell’Accademia Teatro alla Scala, così decisi di tentare le selezioni e con mia grande gioia riuscii ad accedere al nuovo Corso di sartoria teatrale, che ho frequentato nel 2017/18.
Il percorso accademico prevedeva diverse materie: cucito storico con Lina Inserra, un’insegnate eccezionale; storia della musica con Fabio Sartorelli – lezioni che sono sempre state un piacere sia per la mente sia per il cuore; storia del balletto, storia del teatro e storia del costume con Chiara Donato, che ho rincontrato sul mio cammino per lo spettacolo “Charlie e la Fabbrica di Cioccolato” quando ero già diplomata; costume maschile con Filippo Guggia, incontrato nuovamente anche lui dopo l’Accademia poiché faceva il tagliatore per i costumi di Charlie e ho lavorato al suo fianco (esperienza fantastica!)”.
“Il Corso di sartoria teatrale prevedeva anche degli stage per tutti gli allievi e io ho avuto la fortuna di fare una prima esperienza presso il Teatro alla Scala. Ho quindi lavorato come sarta di palcoscenico – colei che si occupa della rimessa a misura dei costumi, di riparazioni, della vestizione in camerino e dell’aiuto dietro le quinte per urgenze dell’ultimo minuto – a Lo schiaccianoci, spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia in scena al Piccolo. A maggio 2018 ancora in Scala con Aida, poi L’elisir d’amore: uno spettacolo stupendo per bambini che ho seguito come sarta di laboratorio per la costruzione dei costumi, e poi come assistente sarta sul palco.
Il secondo stage è stato, credo, l’esperienza più bella della mia vita: grazie all’Accademia Teatro alla Scala sono stata presa alla “Comédie Française” di Parigi. Lì sono stata impiegata come sarta femminile e maschile, modista, sarta di palcoscenico, magazzino e stoccaggio, camiciaia, stiro e appretto. Non so neanche descrivere a parole l’emozione!!”
Nel dicembre 2018 mi sono diplomata e inizio a lavorare come professionista: prima come costumista per il cortometraggio “La viaggiatrice” di Ludovica Zedda, ovvero il suo lavoro di diploma presso l’Accademia Michelangelo Antonioni Film Institute di Busto Arsizio, per il quale ha ricevuto molti riconoscimenti e premi presso diversi Festival del Film Italiani. (e lavorerò ancora con lei per il suo prossimo corto “Spiaggia Libera”). Poi, fino a febbraio 2020, ho lavorato come sarta di scena presso il musical Charlie e la Fabbrica di Cioccolato, con la regia di Federico Bellone e costumi di Chiara Donato, che considero la mia prima vera esperienza lavorativa in una grande produzione.
Durante la pandemia mi sono concentrata su alcuni miei progetti personali di ricostruzione storica di costumi ed in questo periodo sto galleggiando tra diversi lavori, passando dalla moda al teatro e sto confezionando anche degli abiti da sposa. Nel mentre mi sto avvicinando all’attivismo, dando il mio supporto all’associazione di Sarte di Scena nata proprio nei mesi di lockdown”.
Rifarei mille volte il percorso in Accademia, è stata un’esperienza di formazione, ma soprattutto di vita, che mi ha segnato profondamente!
Potete seguire Arianna su Instagram @ariannacortese_