Il concerto è il frutto di un percorso di approfondimento del repertorio romantico francese che gli allievi hanno potuto compiere nel mese di marzo sotto la guida di Alexandre Dratwicki, direttore artistico del Palazzetto Bru Zane di Venezia, centro di ricerca che promuove la riscoperta e la diffusione del patrimonio musicale francese dell’Ottocento. Lo stesso concerto verrà ospitato il 21 maggio a Venezia alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista.
La masterclass ha interessato complessivamente dodici allievi dell’Accademia: il soprano Noemi Muschetti, il mezzosoprano Andrea Niño, i tenori Brayan Avila Martinez e Paolo Antonio Nevi, i baritoni Ettore Chi Hoon Lee e Paul Grant, accompagnati dai pianisti Eric Foster, Hyeona Lee, Francesco Manessi, Emma Principi, Marco Schirru e Lorenzo Tomasini.
Il programma si divide in due momenti distinti, l’uno dedicato alla mélodie, l’altro all’opera lirica.
Nella prima parte, protagonista è il repertorio che veniva eseguito di fronte al pubblico ristretto dei salotti della seconda metà dell’Ottocento e che utilizzava testi poetici di grandi autori della letteratura francese come Victor Hugo e Lamartine: l’interpretazione impone un colore intimo che permetta di esprimere al meglio il carattere lirico dei brani, in particolare per i pezzi di Jules Massenet (Amoureuse) e Reynaldo Hahn (Quand la nuit n’est pas étoilée e Si mes vers avaient des ailes), a cui se ne affiancano due di Gabriel Fauré (Clair de lune e Chanson du pêcheur) e uno di Camille Saint-Saëns (Aimons-nous).
Nella seconda parte, dove la dimensione privata lascia spazio ad un’ambizione vocale più ampia ed estesa, si esplorano tutti gli stili dell’opera lirica romantica francese: da quelli più autoctoni ed originali a quelli che si ispirano al modello italiano, come Dans ce port, à l’abri des tempêtes … da Le vaisseau fantôme di Pierre-Louis Dietsch che ricorda La favorita di Donizetti, o a quello tedesco, come Le jour, sous le soleil béni da Madame Chrysanthème di André Messager. Ciò che colpisce è soprattutto la rarità delle opere selezionate, un repertorio difficilmente eseguito in Italia e che il Palazzetto Bru Zane promuove con grande impegno attraverso l’attività di ricerca, di produzione di eventi e di progetti discografici. Oltre a quelle citate, si ascolteranno arie di Massenet (Allez, laissez-moi seul … Cœur sans amour da Cendrillon) e Benjamin Godard (Ah ! De tous mes espoirs il ne me reste rien e Nos généreux espoirs seraient-ils vains ? … da Dante e Caché dans cet asile da Jocelyn).
Chiudono il concerto due terzetti: uno tratto da Jean de Nivelle di Léo Delibes (Le rossignol et la fauvette… Les cris de la colère) e l’altro da Le tribut de Zamora di Charles Gounod (Ô jeu du sort ! … Je veux ma fiancée).